Post

Visualizzazione dei post da 2013

La tua anarchia

Immagine
La tua anarchia gitana. Urta il mio corpo ogni giorno e mi rende felice. La tua anarchia è nobile. E ti tiene lontana da ogni schema. Che di riflesso gestisce la mia vita. La tua anarchia è tua. E' tua. Figlia mia.

Silenzio assordante

Immagine
Piove. In questo silenzio assordante . Questo profumo di autunno gela le mie foglie. Stanche di appartenermi nelle mie umide intimità nascoste. Mi silenzio. Così!

Occhi chiusi

Immagine
.. Un profumo magnetico mi porta a te. Con la malizia di padre. Quella che mi vede illuso nel solo pensare di poterti vivere e difendere  mentre sogni. Mentre con gli occhi chiusi   fermi il mondo. Il mio. Dormi piccola. Dormi. Tuo padre.

Trentuno aprile.

Immagine
Oggi. Figlia mia. E' " Trentuno aprile ", per chi non lo sapesse. Trentuno con  la T maiuscola. Vorrei spiegarti come  il papà della tua amichetta mi ha detto di aver perso il lavoro. Vorrebbe portare la tua amica lontano, pur di stringere la gioia telematica del salario. Dice che andrà molto lontano a cercare i sorrisi della tua piccola amichetta Claudia. Quelli che fanno cassa, e che annullano ogni cosa. Quei sorrisi. Vorrei chiederti di esserne felice. Anche se non capisci. Ma mi fermo. Ti prego Stella mia. Non chiedermi cosa è il lavoro oggi. Non chiedermi cosa è la costituzione nel suo primo articolo. Non chiedermi perché il papà della tua amichetta andrà via come fece tuo nonno.. Ti prego. Taci e governa ancora la tua nobile semplicità senza chiedermi nulla. Rimandami nella mia funzione di padre. Silenzio. Sottile silenzio. Mi guardi. In viso. Sai che papà sta piangendo. Ma non importa. E' solo che tuo padre è un testa di cazzo che ama

Questa notte la luna è.

Immagine
Ciao amico mio. Immagini come sia sicuro di avere adesso la tua attenzione. Lo sappiamo solo noi cosa significa essere una cosa. Sola. Lo abbiamo ripetuto a noi stessi, ogni notte, in ogni occasione, in ogni momento dove ci piaceva farlo. Ora sono. Lontano. Ma ti penso. Sempre. Somministrando a me stesso quella dose di sano ottimismo che mi allontana dall'idea di esserti. Lontano. Vorrei abbracciarti. Ora. Vivere con te di quella poesia che appaga. Cantare fino all'alba in quel "perde simente" che saldò la nostra passione. Credimi mi manchi. Vorrei poter vivere ancora e per sempre del calore e della profondità della nostra amicizia. Tutto qui! Ma. Mi fermo e smetto di forzare ogni ansia. Correggo il tiro pensando a come il tempo sia una nobile ma infame carogna. Immagino per un solo istante di averti. Perso. E piango di questa vita. Del mio ruolo. Della piena coscienza di non essere un attore in scena ma. Un burattino sul palco della vita m