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Visualizzazione dei post da ottobre 20, 2006

Il mio palcoscenico

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Chiedo perdono a Dio. Chiedo perdono proprio perché spero che questo messaggio ti colpisca in pieno. Sei una presenza che odio già della primo giorno in cui ho deciso della tua importanza. Canti e sorrisi nella mia mente si assecondano per addolcire queste stanche serate. Queste stupide armonie deviate da una nobile anima. Che mi controlla. Che mi chiede di scappare e stare solo. Mentre mi insegue la voglia di cercarti e rivederti. Di volerti. Di amarti. Quest’anima che chiede tutte le giuste cose, quelle dovute. Sicura che io non le ascolterò mai, fingendo davanti al mondo che ho sognato da sempre come il mio palcoscenico . Ma ora io, stupido teatrante che passa un venerdì notte a scrivere, devo capire quanto sei essenza. Quanto sei vera vibrazione. E soprattutto quanto pesi su di me che ignaro ti immagino, vicino alle mie architetture da rivedere, in una casa che non conosco e che non immagino più visto che il solo pensiero non mi aiuta a vederla nei miei Sogni. Chiedo perdono propri