Per il mio amore...

Eccomi nuovamente su di un treno, a viaggiare verso il pane,
Verso.
Il denaro.
Verso.
La mia vecchiaia.
Guardo fuori.
Giallo.
Secco.
Bruciato.
Caldo.
Sorrido nell’immaginare una persona come me al mio fianco.
Stregato dalle note della musica jazz, che ascolto con un auricolare di indubbio valore.
Il mio stomaco trema.
Mi manca tutto.
Ogni volta è sempre uguale.
Svuotarsi per riempirsi di gioie future che ignobilmente e in maniera nascosta rifiuto.
Odio.
Vomito pensieri riluttanti che di certo non addolciscono la mia bocca già secca e impastata dal silenzio di questo treno.
Mi manchi.

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