Sono un marito. Sono un padre. Sono soprattutto una persona che ama la propria donna. La propria moglie. Quella che rappresenta la più bella figura di questa società. L’insegnante. Colei che insegna a leggere e scrivere. Sublime ruolo che vede nella sua importanza, tutta la forza del suo primordiale concetto. L’educazione. La prima educazione. I primi gradini che richiedono quella sottile sensibilità, tale da rendere facile ogni nuovo passo in avanti. Accogliendo gli sguardi teneri e a volte timorosi, di quelle piccole nobili anime che si donano in un incontrastato e inconsapevole amore, quasi avessero piena certezza del ruolo affidato dal destino a questa singolare figura. Un padre non dovrebbe. Un marito non dovrebbe mai cedere dinanzi a nulla. Soprattutto in questo momento. Dovrebbe essere una persona sempre forte e pronta ad affrontare ogni cosa che la vita famigliare gli presenta. Ma sono esausto e ormai con poche forze. Mi resta solo questa vog
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